Il branding torna al centro: quando la marca diventa una leva strategica (e non solo di marketing)
Dalla crescita dei Chief Brand Officer alla necessità di una visione integrata: perché oggi il branding è una responsabilità di tutta l’impresa, e questa evoluzione conferma la visione di B.Side.
Il ritorno (strategico) del branding
Per anni, nelle imprese (soprattutto nelle PMI) il marketing è stato inteso come un insieme di azioni operative: campagne, social media, pubblicità, eventi. 
Ma oggi la differenza tra chi cresce e chi arranca non è nelle azioni tattiche, bensì nella 
chiarezza dell’identità di marca. 
Secondo un recente articolo de 
Il Sole 24 Ore, sempre più aziende stanno ridefinendo i ruoli del marketing e della comunicazione, introducendo figure come il Chief Brand Officer o ampliando le competenze dei CMO verso una visione più strategica.
E’ il segnale che 
il branding è diventato una leva di direzione e influenza organizzativa.
Il brand diventa il punto di convergenza tra identità, esperienza e valore percepito. Non è più un’espressione della comunicazione, ma una bussola per orientare le scelte di prodotto, innovazione, sostenibilità e cultura aziendale.
Che cos’è davvero il branding
Spesso si usa il termine branding in modo generico, ma in realtà indica 
la disciplina strategica che definisce, costruisce e gestisce l’identità di marca di un’impresa nel tempo.
Il suo obiettivo è far sì che l’azienda sia percepita dal proprio pubblico nel modo desiderato, creando coerenza tra ciò che promette e ciò che realizza.
Fare branding significa:
- chiarire chi è l’azienda, cosa rappresenta e che valore genera per i propri clienti;
 - tradurre questi elementi in una 
promessa di valore distintiva e credibile;
 - garantirne la 
coerenza in ogni punto di contatto: comunicazione, prodotto, relazione, cultura interna.
 
È un lavoro che unisce competenze analitiche e creative: dalla ricerca di mercato al posizionamento strategico, dal linguaggio visivo alla narrazione di marca, fino alla gestione della reputazione.
In altre parole, il branding è ciò che eleva il marketing da presidio delle attività promozionali a processo di costruzione del significato.
Dal marketing al brand management: una responsabilità condivisa
Le grandi aziende stanno riconoscendo che la gestione del brand è una funzione trasversale, capace di connettere marketing, risorse umane, customer experience e innovazione.
E questo approccio, dal solo marketing tattico al brand management, può (e deve) essere adottato anche dalle piccole imprese: anche senza strutture complesse, si può adottare una visione di branding strategico, che dia coerenza a ogni scelta e amplifichi l’impatto del marketing operativo.
Un punto cruciale dell’evoluzione attuale è che 
il brand non appartiene solo al marketing.
Ogni funzione aziendale, dal customer care alle vendite, fino alle risorse umane, contribuisce a costruire o a erodere la promessa del brand.
Il branding diventa quindi una 
responsabilità culturale, che deve essere compresa, condivisa e agita da tutta l’organizzazione.
È ciò che trasforma la marca da simbolo esterno a forza interna: un collante che orienta le decisioni, ispira le persone e rafforza la fiducia dei clienti.
Un trend che conferma la visione di BSide
 
Da sempre, BSide promuove un approccio integrato al marketing: partire dal posizionamento e dal brand per costruire, solo dopo, la strategia e le azioni.
L’articolo del Sole 24 Ore conferma questa visione: 
il marketing non è solo una funzione esecutiva, ma una leva di governo dell’impresa.
Nel nostro lavoro quotidiano con le piccole e medie imprese, vediamo come un brand definito e coerente:
- accelera i processi decisionali,
 - rende più efficaci gli investimenti in comunicazione,
 - aumenta la credibilità verso clienti, partner e collaboratori,
 - e soprattutto, costruisce valore nel tempo.
 
Il brand è un asset strategico, non un accessorio. È una disciplina strategica che definisce il significato dell’impresa nel mercato e che permette anche alle imprese più piccole di crescere con visione e coerenza. 
E il fatto che sempre più aziende introducano ruoli dedicati alla gestione del brand conferma la visione che B.Side porta avanti da sempre: 
la crescita sostenibile nasce da un’identità chiara, coerente e condivisa.
In sintesi
 
Il branding non è un’attività accessoria o un lusso riservato ai grandi brand.











